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La nostra è un'epoca in cui è attribuita un'enorme importanza al peso dato all'immagine che abbiamo di noi e a come appariamo agli altri. Ora l'immagine stessa è essenza della nostra identità. Se un tempo si nasceva con un'identità "preconfezionata", derivante dal ceto, dalla provenienza geografica, dal grado di istruzione, ora essa è un costrutto "liquido", che va costantemente costruito e negoziato. E così che anche l'abbigliamento aiuta a definire il sé, attraverso la costruzione sia dell'idea che abbiamo di noi sia di quella che vogliamo che gli altri abbiano di noi. L'abbigliamento comunica quindi la nostra identità, individuale e sociale. È vero dunque che "l'abito la il monaco"? Cosa significa per noi indossare un determinato abito? Come influenza il nostro modo di essere? Come interviene nel nostro modo di stare con gli altri? Come reagiscono le persone al nostro look? In questo agile volumetto, Gaia Vicenzi propone, in una prospettiva psicologica, una sintesi dei contributi della letteratura che dimostrano come l'abbigliamento sia strumento necessario alla costruzione della propria identità e alla modalità di presentazione del nostro sé agli altri. Propone inoltre spunti di riflessione su come utilizzare la cura della nostra apparenza come forma di terapia e ulteriore risorsa per lavorare alla costruzione e al mantenimento del proprio benessere psicologico. Descrive quindi modelli di intervento nella pratica clinica che possano utilizzare gli abiti come strumenti di lavoro, per migliorare l'autostima, per aiutare nella transizione da una fase della vita all'altra, per la gestione della propria immagine corporea.